Un po’ di psicoanalisi

Intervista su “Il Giornale.it” del 16 Maggio 2014  “Mi hanno salvato la vita ma ora non sono più me stesso. E allora chi hanno salvato?” (Augusto Iossa Fasano) Fra le domande che complicano lo strascico di un tumore al seno c’ė anche quella sulle protesi: perchè molte soubrette ed attrici vanno fiere del loro seno
Mai come in una scheda dedicata alla vita e all’opera di Mario Spinella si avverte che lo sforzo di esposizione, sintesi e compressione di dati e date comporta il rischio di frantumare e spezzettare quel carattere unitario che la sua figura umana, il lavoro letterario, l’impegno intellettuale e politico recano. Mario Spinella nasce a Varese
L’impianto di protesi è un argomento di grande attualità. L’effetto straniante e di alterazione di sé come risultato di interventi chirurgici salvavita ad alta tecnologia, dell’impianto di protesi, ma anche di fecondazione assistita, della cura di tumori e di altri trattamenti farmacologici, genera il paradosso di una mutazione del corpo vissuta come alterazione patologica dell’identità
La medicina hi-tech ogni giorno aiuta milioni di persone a migliorare la qualità della vita, a risolvere delicati problemi di salute, a realizzare sogni che sembravano impossibili ma anche, nei casi più gravi, ad evitare che il cuore smetta improvvisamente di battere. Innesti bionici, protesi dentali, arti artificiali, bypass, dispositivi medici di alta tecnologia, fecondazione

Difficile vita da Cyborg

Quando la tecnologia “entra” nel nostro corpo, e lì “resta”, si aprono scenari psicologici ancora poco esplorati. «La guarigione dalla malattia ottenuta attraverso la manipolazione del corpo e l’introduzione di “pezzi” meccanici di vario tipo può generare una condizione avvertita come alterazione dell’identità» afferma Augusto Iossa Fasano, autore del libro, Fuori di sé, da Freud