PBP
Paolo Mandolillo, Augusto Iossa Fasano, Chiara Rossi, Vincenzo Maria Romeo LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO SU: https://urfjournals.org/open-access/the-psychoanalytic-anthropology-of-third-millennium-medicine.pdf
Augusto Iossa Fasano, Paolo Mandolillo, Yura Loscalzo, Marco Giannini, Gabriele Grippo,  Isabella Imbimbo, Rosapia Lauro Grotto ARTICOLO COMPLETO https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9029706/

DIAMO UNA PROTESI AL CYBORG

L’esperienza del trapianto muta l’identità del paziente. La configurazione derivante risulta di difficile inquadramento sia in condizione di compenso, sia in presenza di sofferenza e/o sintomi psicopatologici. Sovente si osserva che la condizione del cyborg – portatore di organi da donatore o di device non auto-rimovibili – non giunge all’auspicato Nirvana della “guarigione”, bensì soggiace

NUOVA RASSEGNA DI STUDI PSICHIATRICI

Volume 20 – 3 giugno 2020 Del perché oggi psichiatri e società hanno bisogno di un pensiero affidabile (in tempo di crisi e di possibili innovazioni) Augusto Iossa Fasano Leggi articolo completo qui
Splendida intervista da parte di Alessandra Perotti al nostro Prof. Augusto Iossa Fasano dal tema: dove stiamo andando? Come possiamo stare meglio?

Un po’ di psicoanalisi

Intervista su “Il Giornale.it” del 16 Maggio 2014  “Mi hanno salvato la vita ma ora non sono più me stesso. E allora chi hanno salvato?” (Augusto Iossa Fasano) Fra le domande che complicano lo strascico di un tumore al seno c’ė anche quella sulle protesi: perchè molte soubrette ed attrici vanno fiere del loro seno
Mai come in una scheda dedicata alla vita e all’opera di Mario Spinella si avverte che lo sforzo di esposizione, sintesi e compressione di dati e date comporta il rischio di frantumare e spezzettare quel carattere unitario che la sua figura umana, il lavoro letterario, l’impegno intellettuale e politico recano. Mario Spinella nasce a Varese
L’impianto di protesi è un argomento di grande attualità. L’effetto straniante e di alterazione di sé come risultato di interventi chirurgici salvavita ad alta tecnologia, dell’impianto di protesi, ma anche di fecondazione assistita, della cura di tumori e di altri trattamenti farmacologici, genera il paradosso di una mutazione del corpo vissuta come alterazione patologica dell’identità